(Adnkronos) – “I 40 milioni di euro che dal Pnrr arrivano in Toscana per il servizio idrico integrato, cifra che potrebbe anche aumentare fino a sfiorare i 70 milioni, rappresentano un ottimo risultato, che consentirà di realizzare entro il 2026 progetti di adeguamento della rete fognaria, degli impianti di depurazione e delle linee di riuso dell’acqua depurata in tutte le aree della Regione, con il miglioramento del servizio a favore di circa 130.000 abitanti. Una riprova, agli occhi dei cittadini toscani, della qualità del lavoro e della progettualità delle aziende del settore”. Con queste parole Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana, commenta i finanziamenti che arrivano in Toscana dalla misura 4.4 del Pnrr, dedicata a fognatura e depurazione
 

“Queste risorse sono importanti – spiega il direttore dell’Autorità Idrica Toscana Alessandro Mazzei – perché vanno a colmare in parte anche progetti che erano stati avviati per uscire da alcune procedure di infrazione dell’Unione Europea. E con i finanziamenti di questa linea del Pnrr possiamo anticipare alcuni lavori già programmati nel piano degli investimenti di Ait o alleggerire le tariffe dei cittadini, liberando spazio per altri investimenti sui territori”. 

Nel dettaglio, la Toscana ha visto finanziati tutti i dieci progetti presentati dai sette gestori (Acque, Acquedotto del Fiora, Asa, Gaia, Geal, Nuove Acque, Publiacqua) sotto il coordinamento di Ait, per un totale di 40 milioni di euro. È in graduatoria poi per altri sette progetti nella lista di “riserva”, per un finanziamento di altri 27,5 milioni di euro che scatterà in caso di mancato avvio di progetti finanziati in altre regioni, e che porterebbe il totale a 67,5 milioni di euro.  

Complessivamente, i gestori toscani coordinati da Ait hanno ottenuto dalla misura del Pnrr dedicata al servizio idrico circa 250 milioni di euro, grazie agli ottimi risultati ottenuti nelle graduatorie e nei bandi anche della misura 4.1 (opere strategiche) per 86 milioni di euro, della misura 4.2 (riduzione perdite di rete) per 87 milioni di euro, e della misura 1.1.C (economia circolare, gestione fanghi) per circa 34 milioni di euro. 

La Toscana si conferma dunque come una delle regioni con i migliori risultati in Italia nell’acquisizione delle risorse Pnrr grazie al lavoro di ingegneria e pianificazione garantito dai gestori industriali e dalla Autorità Idrica Toscana. Una cospicua fonte di finanziamento per migliorare ulteriormente la capacità di investimento in una Regione che già vede il miglior dato di spesa per investimento procapite in Italia (oltre 80 euro abitante anno), riducendo quindi l’impatto tariffario degli investimenti. “Dati che in questa fase di discussione sulla capacità di spesa delle risorse Pnrr a scala nazionale – concludono Perini e Mazzei – confermano come il servizio idrico integrato in Toscana sia un settore capace di progettare e spendere nei tempi previsti, sempre al servizio della collettività”.