(Adnkronos) –
Cinque operai sono morti oggi, 6 maggio, mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nel sistema fognario a Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto è stato soccorso dai vigili del fuoco, intubato e trasportato d’urgenza al Policlinico.  

A provocare la morte dei cinque operai della ditta Quadrifoglio di Partinico, sarebbero state le esalazioni di gas tossici nella vasca con acque reflue in cui sono scesi per conto dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) di Palermo per dei lavori di manutenzione nei pressi della casa vinicola Corvo di Salaparuta, estranea a quanto accaduto. Un sesto operaio, di cui non si conoscono le generalità, è stato intubato ma è in gravissime condizioni al Policlinico di Palermo. 

Un altro operaio, accusati i primi malori, è riuscito a uscire e a dare l’allarme mentre i suoi colleghi avrebbero perso i sensi. Sul posto i vigili del fuoco e le ambulanze del 118. 

I sei operai tirati fuori dai cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Amap, dove sono rimasti intrappolati mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nella struttura, come apprende l’Adnkronos, al momento dei soccorsi non indossavano le maschere. L’ambiente era “saturo di idrogeno solforato elevatissimo”, dicono i vigili del fuoco che si sono calati nella vasca. Ma “non è escluso che indossassero le maschere e che siano state tolte al momento della tragedia”. Per scoprirlo bisogna svuotare la vasca dai liquami.  

Ecco i nomi dei 5 operai morti oggi pomeriggio a Casteldaccia: Epifanio Assazia, 71 anni; Roberto Raneri 51 anni; Ignazio Giordano, 57 anni; Giuseppe La Barbera e Giuseppe Miraglia. Epifanio Assazia era il titolare dell’impresa Quadrifoglio Group che stava effettuando i lavori. 

“All’improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito dato l’allarme. Mi sento un miracolato. Sono sotto choc. Non voglio dire altro”, dice all’Adnkronos il giovane operaio Amap che preferisce non dire il suo nome, sopravvissuto alla tragedia sul lavoro. Il ragazzo con in dosso la tuta gialla dell’Amap ha continuato a camminare su e giù davanti al luogo in cui sono morti i suoi colleghi. Sul posto anche i parenti dei cinque operai morti. Qualcuno piange, una donna grida.  

La Magistratura, attraverso il lavoro della polizia giudiziaria, sta accertando la dinamica dei fatti. I sindacalisti presenti sul luogo della tragedia parlano di un cedimento strutturale, ma è tutto da verificare. Il procuratore di Termini imerese (Pa), Ambrogio Cartosio ha aperto un’inchiesta sull’incidente.  

In un hotel a poca distanza dal luogo della tragedia è stato interrogato l’operaio Amap sopravvissuto. Il giovane è rimasto per ore seduto nella hall indossando gli occhiali da sole scuri a piangere per quello che è accaduto.  

Intanto i sindacati hanno proclamato per domani uno sciopero generale di 4 ore e di 8 ore degli edili, nella provincia di Palermo. Lo ha annunciato Piero Ceraulo, segretario degli edili della Cgil Fillea di Palermo. Previsto un presidio davanti la Prefettura dalle 9.