(Adnkronos) – “Presentiamo oggi l’Osservatorio di Fater. Abbiamo connesso una community di genitori con un gruppo di esperti in ambito medico, psicologico, pedagogico, sociale, per andare a sondare quelle che sono le esigenze e le tensioni dei genitori oggi in Italia. Il quadro emerso conferma le preoccupazioni della parte socio economica, quindi, bassi redditi, precariato del lavoro, soprattutto sulla parte femminile, ma fa anche emergere opportunità in tutta quella che è la parte più psicologica e culturale. I genitori italiani ci hanno parlato di solitudine psicologica e senso di inadeguatezza”. Lo dice Antonio Fazzari general manager and chief operating officer Fater, alla IV edizione degli Stati Generali della natalità, organizzati da Fondazione Natalità a Roma. 

Dall’ascolto emerge anche la richiesta dei genitori: “Ci chiedono di essere aiutati attraverso un ecosistema positivo che attraversi aziende e comunità e dia loro delle risposte. Noi di stiamo lanciando il Pampers Village e grazie a questo Osservatorio, si comporrà di tante informazioni, tante risposte, rispetto ai bisogni dei genitori. Un villaggio che diventerà anche fisico e non vediamo l’ora di portarlo in tutta Italia” spiega Fazzari. “In Italia i nostri prodotti sono in tre case su quattro – riprende – abbiamo un’opportunità straordinaria che è quella di toccare tante persone. Deve però partire da noi, dalla felicità delle persone che sono all’interno dell’azienda. Per questo abbiamo un programma che ha uno speciale focus sui genitori, a partire dal congedo di paternità di tre mesi. Diamo così a tutti i papà di Fater la possibilità di seguire il bimbo, la bimba e la mamma per tre mesi a casa. Prevede un bonus asilo di 250 euro netti al mese, che è un tangibile investimento dell’azienda per stare vicino alle famiglie in un momento in cui le spese sono tante. Ha un programma che segue i genitori da quando ci danno la bella notizia, fino a quando rientrano sul lavoro. E poi forse una cosa che è alla base di tutto: la nostra scelta di dare la disponibilità a fare il lavoro ibrido cinque giorni su cinque, quindi in ogni lavoro che è possibile le persone hanno piena libertà di scegliere dove lavorare e anche con che orari, in modo da integrare, armonizzare al meglio i loro bisogni personali e quelli professionali. Questo, per un genitore, significa concretamente avere la possibilità di portare il bimbo a scuola, andarlo a riprendere, fare i compiti con lui o con lei o portarli a fare sport. È un programma che stiamo seguendo con grande passione che ha bisogno delle idee di tutti perché nessuna azienda è sufficiente”. 

Per il general manager and chief operating officer la presenza di Fater agli Stati generali della natalità è fondamentale per “imparare da chi è più bravo di noi e per mettere a fattor comune le esperienze che abbiamo fatto”, conclude.