(Adnkronos) – Un tratto di mare siciliano, quello della sua Vigata, intitolata ad Andrea Camilleri. E’ la proposta lanciata dal giornalista Vincenzo Mollica, nel corso della presentazione del suo libro ‘Amo le triglie di scoglio’ (Rai Libri), scritto con Bruno Luverà, alla Galleria d’arte moderna di Palermo. Mollica, assente per motivi di salute, ha inviato un videomessaggio proiettato durante la presentazione, moderata dalla giornalista Adnkronos Elvira Terranova, con Bruno Luverà e Gaetano Savatteri.
“Mi piace pensare ad Andrea Camilleri come un grande pescatore, un pescatore di storie. E mi piacerebbe tanto che in quel mare che c’è davanti alla sua zona in Sicilia si chiamasse ‘Mare Camilleri’- dice Mollica – In genere si intitolano piazze e strade e a lui va intitolare il mare, perché lui ha seminato, gestito, migliaia di storie. Ogni tanto ne pescava una e ne faceva un libro, un libro da leggere nei momento tristi. Che esista un ‘Mare Camilleri’ dove ritroviamo un Camilleri a pescare sarebbe una cosa bellissima e mi auguro che accada presto”. Poi conclude: “Considero Camilleri un benefattore della umanità. Qualsiasi pagina può solo fare bene alla mente e alla salute”.
Il libro ‘Amo le triglie di scoglio’ raccoglie le numerose interviste concesse dallo scrittore siciliano al Tg1. Per circa venti anni, infatti, Bruno Luverà e Vincenzo Mollica, hanno dialogato con l’inventore di Montalbano e adesso, in un volume di 348 pagine, si propongono non solo di dare voce allo scrittore attraverso la riproduzione delle sue appassionanti conversazioni, ma anche di ripercorrere la sua straordinaria e irripetibile parabola artistica e umana.
