(Adnkronos) – Donald Trump ha detto ai leader europei che al vertice di domani in Alaska con Vladimir Putin non intende discutere di alcuna possibile divisione di territori tra Russia e Ucraina. Lo rivela Nbc news, citando due fonti europee e altre tre persone informate della videochiamata di ieri tra il presidente americano e i leader europei, alla quale era presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.  

Nel corso della riunione, Trump ha chiarito che il suo obiettivo è quello di ottenere da Putin un cessate il fuoco in Ucraina, che, tutti i leader sono d’accordo, è una precondizione all’avvio dei negoziati. Ma secondo le stesse fonti, alcuni del leader europei avrebbero avuto l’impressione che il presidente americano non sia ottimista sull’esito del vertice di Anchorage. 

Alla richiesta di un commento, la portavoce di Trump, Karoline Leavitt, ha detto: “La Casa Bianca non discute i dettagli delle conversazioni private americane. Comunque il presidente ha chiarito di voler la fine della guerra e delle uccisioni e l’incontro di domani con il presidente Putin sarà un momento importante in questo processo”. 

Zelensky oggi a Londra sarà ricevuto dal premier britannico Keir Starmer. Lo ha annunciato l’ufficio del primo ministro. Il presidente ucraino è atteso a Downing street alle 9.30 ora locale (le 10.30 in Italia).  

Intanto Mosca fa sapere che un’operazione congiunta lanciata a luglio dal ministero della Difesa russo e dall’Fsb, con attacchi a diverse fabbriche nelle regioni di Dnipropetrovsk e Sumy, ha portato alla distruzione del programma di missili balistici Sapsan, utilizzato dalle Forze Armate ucraine per colpire in profondità il territorio russo. Ad affermarlo sono state le forze di sicurezza russe.  

Secondo il servizio di sicurezza Fsb, questo programma ucraino “segreto” utilizza tecnologie “ereditate” dall’Unione Sovietica. Mosca punta specificamente il dito contro la Germania, accusandola di finanziare il programma missilistico balistico ucraino: “È stato accertato che, con il sostegno finanziario della Germania e l’assistenza di specialisti stranieri, lo sviluppo e la produzione dei sistemi missilistici operativi-tattici a medio raggio Sapsan, capaci di colpire in profondità nel territorio della Federazione Russa, sono andati avanti presso le imprese di difesa nelle regioni di Dnepropetrovsk e Sumy in Ucraina”, ha affermato un portavoce Fsb, citato dalla Tass. 

Il ministero della Difesa ha confermato che anche i sistemi di difesa aerea schierati nelle vicinanze delle fabbriche e dei magazzini bombardati, inclusi quattro lanciatori Patriot, sono stati distrutti durante gli attacchi al programma missilistico Sapsan.