(Adnkronos) – Nuovo intenso attacco russo con droni e missili sull’Ucraina. Diverse forti esplosioni sono state udite a Kiev durante l’ultima allerta aerea scattata questa mattina. Almeno una persona è rimasta ferita nel distretto Podilskyi, ha riferito su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, precisando che la vittima è stata “ricoverata”. Secondo Ukrinform, sono stati trovati frammenti di missili russi nei distretti di Obolonskyi, Desnianskyi e Dniprovskyi . 
 

Ma sono più di 40 i droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana e i missili da crociera lanciati alle prime ore di oggi e abbattuti dall’aeronautica militare di Kiev. Colpito anche il porto di Odessa che ha subito danni. In particolare è stata danneggiata una infrastruttura militare del porto, dove si è verificato un incendio in seguito al raid. 

I militari russi hanno preso il controllo delle posizioni lasciate dalle unità della Wagner a Bakhmut. Su Telegram, il vice ministro della Difesa del governo di Kiev, Hanna Malyar, afferma che “l’intensità dell’offensiva del nemico si è ridotta in modo significativo” con “le unità della Wagner che vengono sostituite da quelle regolari” dell’esercito russo. “Le nostre truppe, con le loro azioni, stanno rendendo significativamente più complicato” il passaggio di consegne, ha aggiunto, denunciando come invece non siano diminuiti gli attacchi dell’artiglieria russa. “Le nostre truppe controllano la periferia di Bakhmut nella parte sudoccidentale”, nella zona di Litak, ha ribadito, precisando che le “unità nemiche vengono sostituite anche a nord”. 

Secondo l’Institute for the Study of War (ISW) il ridotto ritmo delle operazioni russe intorno a Bakhmut, fornisce alle forze ucraine nell’area l’opportunità di “lanciare un nuovo ciclo di operazioni intorno alla città, qualora lo volessero”. Il personale ucraino nell’area ha espresso ottimismo sul fatto che la diminuzione delle operazioni di Mosca intorno alla città possa facilitare ulteriori contrattacchi di Kiev limitati e localizzati”. 

Il fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, sottolineano gli analisti del think tank statunitense, ha annunciato che “l’operazione di ritiro da Bakhmut potrebbe non essere completata entro la scadenza iniziale del 1 giugno e durare fino al 5 dello stesso mese”. Ieri, ha spiegato che le forze Wagner richiedono alcuni giorni aggiuntivi per trasferire tutte le attrezzature in buone condizione, rendendo così necessario un ritardo nel loro ritiro dalla città. 

”Arriverà presto” il momento per lanciare la controffensiva che sta preparando l’esercito di Kiev, ha detto sul suo canale di Telegram il comandante delle forze di terra, Oleksandr Syrsky, spiegando di aver ”incontrato i comandanti delle unità e delle subunità che svolgono compiti nei punti più caldi del fronte”. Con loro, spiega, ”abbiamo discusso congiuntamente possibili scenari per lo sviluppo degli eventi e l’attuale situazione sul fronte. Ha osservato che presto verrà il momento in cui passeremo alle operazioni offensive attive, definendo compiti specifici per prepararci”, ha scritto Syrsky. 

Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, accusa le forze di Kiev di aver attaccato stamani alcune zone al confine tra Russia e Ucraina e denuncia il ferimento di almeno quattro persone. Su Telegram, Gladkov ha segnalato attacchi che hanno colpito siti industriali a Shebekino, dove almeno quattro lavoratori sarebbero rimasti feriti, uno dei quali in modo grave. Il governatore ha riferito anche di un attacco contro Novaya Tavolzhanka, dove ci sono stati danni alla rete elettrica, e di un altro contro Kozinka, dove sarebbe stato colpito un albergo. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato un disegno di legge per sanzionare l’Iran per 50 anni a causa del suo sostegno militare alla Russia, alla quale ha fornito centinaia dei cosiddetti droni kamikaze Shahed-136. Se approvato dal parlamento ucraino, il disegno di legge fermerebbe il transito di merci iraniane attraverso l’Ucraina e vieterebbe l’uso del suo spazio aereo da parte di Teheran, oltre a imporre sanzioni commerciali, finanziarie e tecnologiche contro l’Iran e i suoi cittadini. 

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato che la Russia fornirà armi nucleari a qualsiasi Stato che si unisca all’Unione Russia-Bielorussia. Lo scrive il The Kyev Independent, citando media russi. “È molto semplice – ha spiegato Lukashenko – L’unione di Bielorussia e Russia dovrebbe essere stipulata, e questo è tutto: ci saranno armi nucleari per tutti”. 

Lukashenko è ‘riapparso’ con un messaggio diffuso dalla Tass, in cui il presidente bielorusso fa gli auguri al leader dell’Azerbaigian Ilham Aliyev e agli azeri in occasione della Festa nazionale della Repubblica. “La partnership strategica tra Minsk e Baku, da sempre fondata su reciproci interessi e legami d’amicizia e fiducia, sarà sempre più salda”, ha scritto Lukashenko. Sabato l’oppositore di Lukashenko Valery Tsepkalo, ex candidato alla presidenza della Bielorussia, aveva alimentato dubbi sulla salute del presidente e su un suo possibile avvelenamento, scrivendo su Twitter che, “secondo informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Centrale di Mosca dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin. Sarebbe stato sottoposto alla purificazione del sangue”. 

Sono 207.030 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio. Lo riferisce il ministero della Difesa di Kiev in un aggiornamento sulle perdite russe, secondo il quale nelle ultime 24 ore sono 430 i militari russi deceduti. Sono inoltre 61 i droni lanciati dalle forze armate di Mosca e abbattuti dalla contraerea ucraina.