(Adnkronos) – “Ritengo che nella battaglia sulla ricerca dell’innovazione bisogna liberare le capacità delle imprese, più che di pompare soldo pubblico. Dobbiamo creare le condizioni per il loro sviluppo, quantomeno non dobbiamo essere degli elementi che creano difficoltà”. Sono le parole di Pino Musolino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale – AdSP dal palco di LetExpo2024, la fiera dei trasporti e della logistica sostenibili organizzata da Alis Service in collaborazione con Veronafiere, dove è stato presentato un nuovo studio commissionato da Amazon su “L’intermodalità marittima: il ruolo del comparto per l’economia italiana e gli effetti socio-economici e ambientali per le imprese” condotto dal Centro Greed – Università Bocconi.  

I risultati dello studio hanno aperto il dibattito sulle capacità del trasporto marittimo e Musolino si è soffermato sulle potenzialità e sulle difficoltà della logistica marittima usando la metafora dell’anello debole: “La forza di tenuta di una catena è data dal suo anello più debole. In uno stato di avanzamento incredibile, di innovazione tecnologica, di innovazione di processo, il rischio è che i porti possano diventare la parte di anello debole della catena, indebolendola per intero. E abbiamo visto che non è più solo una catena di efficientamento o di produzione, è una catena che fa una differenza fondamentale tra la capacità o meno di raggiungere dei risultati di sostenibilità, di abbattimento di emissioni climalteranti, di costruzione di filiere che siano anche sostenibili” ha spiegato Musolino. 

“Pensiamo sempre che la cosa più importante da fare nella parte di innovazione della logistica sia inventarci cose nuove. Lo dovremmo fare, ma dovremmo anche cambiare il modo di fare logistica. Sono convinto che per farlo c’è bisogno anche di una guida coordinata a livello centrale -chiarisce il presidente di AdSP che conclude- Le competenze e le capacità ci sono, il mercato è già disponibile a mettere le risorse, noi dobbiamo essere in grado di accogliere le sfide, creare le condizioni per poterlo fare e ovviamente, quando è necessario, avviare una collaborazione pubblico-privato”.