(Adnkronos) – Il Giappone attende Donald Trump e intanto alla guida del governo di Tokyo arriva la prima donna, Sanae Takaichi, che è anche la prima donna ai vertici del Partito liberaldemocratico del Giappone, la forza politica al potere quasi ininterrottamente da decenni. Vuole essere la ‘Lady di ferro’ del Paese del Sol Levante e la stampa britannica ne evidenzia l’ammirazione per Margaret Thatcher. Nel suo passato ci sono la tv e anche la passione per le moto, gli Iron Maiden e la batteria. Ora la sua ascesa è stata possibile grazie a un accordo di coalizione dell’ultima ora con il partito di Ishin, dopo che Komeito ha messo fine a un’alleanza ‘storica’ con il Partito liberaldemocratico. 

Shinzo Abe, assassinato tre anni fa, è stato suo mentore. Conservatrice convinta, non nasconde il suo nazionalismo, si prevede spingerà il Giappone ancor più a destra, scrive il New York Times, evidenziando come Takaichi abbia espresso preoccupazione per la ‘dipendenza’ degli Stati Uniti dal Giappone, ma anche l’auspicio di lavorare con Trump. Con lui, non tralascia il Wall Street Journal, condivide le idee conservatrici e una posizione ‘aggressiva’ sulla Cina e gli analisti sono convinti gli Usa troveranno un’amministrazione più aperta sull’aumento delle spese militari. Se si parla di sicurezza, difesa e diplomazia è, infatti, considerata un falco. Ha promesso politiche più severe in materia di migranti. Sembra puntare a una maggiore assertività.  

Ostile alla Cina, l’attenzione degli osservatori è concentrata anche sui rapporti con la Corea del Sud. Da Pechino dicono di auspicare che il Paese del Sol Levante “rispetti” gli “impegni politici su questioni importanti come la storia e Taiwan” e di poter “promuovere” i rapporti. Secondo i media dell’isola, Takaichi è stata a Taipei per l’ultima volta ad aprile. Sull’isola, di fatto indipendente e che rivendica la sua democrazia, cresce il pressing militare e politico di Pechino, che considera Taiwan una “provincia ribelle” da “riunificare”. Da Seul sperano di lavorare con Takaichi per “promuovere rapporti bilaterali orientati al futuro”. 

Originaria di Nara, 64 anni, dopo gli studi va negli Stati Uniti, muove i primi passi nelle stanze dei democratici e torna in Giappone. Approda nel mondo della tv e nel 1993 si candida come indipendente. Vince le prime elezioni della sua carriera e solo dopo si unisce al Partito liberaldemocratico. Tenta più volte la scalata ai vertici. Ministro per la Sicurezza economica fino al 2024, è stata anche ministro per gli Affari Interni e le Comunicazioni all’epoca di Shinzo Abe. 

Quando a settembre Shigeru Ishiba ha annunciato il passo indietro dalla guida del Partito liberaldemocratico, e di fatto dal governo, Takaichi è subito – nuovamente – scesa in campo per le primarie, battendo quattro colleghi. Ha parlato di nuova era per la forza politica e ora dovrà cercare di riconquistare la fiducia degli elettori. Stamani al voto alla Camera bassa ha conquistato 237 consensi su 465 alla prima votazione, mentre alla Camera alta ne ha ottenuti 125 su 246 al secondo turno. Un’ ‘anteprima’ delle sfide che la aspettano dal momento che il Partito liberaldemocratico, anche con il sostegno degli alleati, non arriva alla maggioranza. 

I Paese fa i conti con natalità ai minimi e aumento dei prezzi e ha visto quattro premier in cinque anni, per sapere cosa significherà la sua ascesa al potere bisogna ancora attendere.