(Adnkronos) – Strade e infrastrutture intelligenti che interagiscono con i veicoli guidandone i flussi e fornendo informazioni in tempo reale su meteo e traffico migliorando la sicurezza e l’impatto ambientale a beneficio degli utenti e dei territori in cui si sviluppano. È quanto prefigurava già nel 2018 il Decreto Ministeriale Infrastrutture e Trasporti n.70 che si proponeva di sostenere le buone pratiche tecnologiche nella trasformazione digitale della rete stradale nazionale e di sostenere la sperimentazione di soluzioni smart, di guida connessa e automatica. A ritenere i tempi ormai maturi per quest’evoluzione c’è Cav – Concessioni Autostradali Venete, unica concessionaria autostradale interamente pubblica in Italia, che si è distinta negli ultimi anni per aver accelerato sui processi di innovazione tecnologica e sull’integrazione dei dati e dei servizi connessi. 

Al fine di stimolare il dialogo su questo tema, Cav ­– in collaborazione con Regione Veneto, Infrastrutture Venete e Veneto Strade – organizza nell’ambito della fiera veronese LetExpo una tre giorni di workshop sui temi dell’evoluzione della mobilità sostenibile, proponendosi, grazie all’aiuto di relatori d’eccellenza provenienti sia dall’ambito pubblico sia da quello privato, di far emergere esigenze comuni di governance e standardizzazione che possano costituire un riferimento univoco per tutta la comunità nazionale impegnata nel progresso di questo settore. 

L’iniziativa proposta da Cav, che ha coinvolto relatori di elevato spessore, sottolinea la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, “è particolarmente importante per sviluppare la discussione sulla cornice normativa necessaria per governare la digitalizzazione delle infrastrutture. In questo modo Cav dimostra di essere non solo un gestore autostradale ma anche soggetto propositore nell’evoluzione della tecnologia del futuro applicata alle infrastrutture”. 

Secondo Elisabetta Pellegrini, Coordinatore della struttura tecnica di missione Mit per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza, “l’iniziativa di Cav è particolarmente importante perché permette un confronto tra soggetti che hanno già iniziato a sperimentare in via autonoma sul fronte della mobilità, soprattutto in Veneto dove l’infrastruttura è già più sviluppata che altrove. Ora però serve un coordinamento tra tutti gli operatori coinvolti per segnare un reale progresso a livello nazionale e per gestire la rete nel suo complesso”. 

Tale coordinamento per Maria Rosaria Anna Campitelli, Ad Cav potrebbe prendere la forma di “un’agenzia presso il ministero al fine di predisporre gli elementi fondamentali per la futura standardizzazione tecnologia e la regolamentazione normativa”. Ormai – aggiunge l’ing. Campitelli – la fase di sperimentazione delle tecnologie abilitanti è superata. In Cav siamo già in fasi successive e più avanzate di utilizzo quali, ad esempio, la ripetizione del segnale in macchina, la cyber security e la metodica quantistica, realtà consolidate che stiamo trasferendo anche alle piattaforme informatiche della Regione del Veneto”. 

Lo scenario delle strade intelligenti potrebbe finalmente essere a portata di mano e fungere da abilitatore per evoluzioni ulteriori del settore, quale la sperimentazione sulla guida autonoma, ma è anche un passaggio fondamentale per conseguire gli obiettivi del Piano nazionale sicurezza stradale che prevede il dimezzamento delle vittime sulla strada entro il 2030. A confermarlo l’Ad di Anas, Aldo Isi: “Serve una sintesi anche normativa per mirare all’obiettivo 2030 di dimezzare le vittime sulla strada. Auspico quindi che i carmakers accettino il dialogo con le infrastrutture perché il mercato è maturo per un’evoluzione dei sistemi di mobilità”. 

La nostra concessionaria, sottolinea Monica Manto e Maria Rosaria Anna Campitelli, rispettivamente Presidente e Ad di Cav “è impegnata da tempo in un progetto di ammodernamento dell’infrastruttura autostradale e della riqualificazione della rete di trasmissioni dei dati. Tale strategia ci ha permesso di dotarci di una rete dati autonoma pronta ad accogliere le future implementazioni tecnologiche e a creare un substrato tecnologico di ultima generazione che sia in grado di ospitare i veicoli a guida autonoma”.  

Il progetto di Cav, definito “e-Roads”, aggiunge, “permette anche di monitorare lo stato di salute dell’infrastruttura e degli asset gestiti. In forza della positiva esperienza di servizio all’utenza maturata in occasione di grandi eventi sul territorio, Cav propone un dialogo fra istituzioni e aziende per rafforzare sempre più una modalità d’uso delle infrastrutture a garanzia della sicurezza degli utenti e della sostenibilità verso il territorio”.