(Adnkronos) – Il sociologo e scrittore Francesco Alberoni è morto a Milano all’età di 93 anni.  

È stato il primo studioso italiano a scrivere di “sociologia dei consumi” e a indagare il fenomeno allora nascente del divismo. Era considerato il più importante studioso internazionale dei “movimenti collettivi”. Ma soprattutto Alberoni ha studiato per tutta la sua vita professionale l’innamoramento e le dinamiche che regolano l’amore. Nel 1979 pubblicò il saggio “Innamoramento e amore” (Garzanti) che, tradotto in 24 lingue, ha avuto un tale successo da farlo diventare a livello mondiale il sociologo della fenomenologia dell’amore, l’indagatore dei misteriosi meccanismi per cui nasce il legame tra due esseri che si scelgono. 

Nel 1968 Alberoni diventa rettore dell’Università di Trento, rimanendo in carica per un biennio fino al 1970. Visiting Professor di sociologia all’Università di Losanna, è poi professore ordinario di sociologia all’Università di Catania, per poi passare nel 1978 all’Università Statale di Milano. Infine è stato rettore dal 1997 al 2001 della Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm di Milano. 

Nato il 31 dicembre 1929 a Piacenza, Francesco Alberoni si laurea in medicina all’Università di Pavia con una tesi sulla psicologia della testimonianza. Subito dopo si trasferisce all’Università Cattolica Milano, diventando assistente di padre Agostino Gemelli e compie importanti ricerche nel campo della probabilità soggettiva. Libero docente in psicologia (dal 1960) e in sociologia (dal 1963) alla Cattolica, nel 1963 pubblica “L’elite senza potere” (Vita e Pensiero), una ricerca sociologica pionieristica sul divismo.  

Nel 1964 diventa professore ordinario di sociologia sempre alla Cattolica e nello stesso anno pubblica “Consumi e società” (Il Mulino) sull’analisi dei consumi e dei consumatori e sulla nascita delle tecniche di marketing, tanto da fare di lui il fondatore della sociologia dei consumi in Europa. 

Prima e dopo quel libro conduce ricerche sulla sociologia dei consumi per Bassetti ed è consulente di molte imprese di pubblicità, l imprenditori. E’ consulente di molti imprenditori come Piero Bassetti (ha seguito l’invenzione di prodotti come il Piumone e il lenzuolo Perfetto); Anna e Carlo Bonomi alla Postal Market e alla Miralanza; Giuseppe Stefanel per il lancio della sua catena di negozi; Nicola Trussardi per la strategia di comunicazione; Pietro Barilla per il lancio del Mulino Bianco. 

Dalla seconda metà degli anni ’60 Alberoni conduce studi nel campo della sociologia delle passioni individuali e collettive e, in particolare, dei movimenti collettivi: pubblica “Statu nascenti. Studi sui processi collettivi” (Il Mulino, 1968) e “Classi e generazioni” (Il Mulino, 1970). Il testo identificato come pietra angolare della costruzione del pensiero sociologico di Alberoni è il libro “Movimento e istituzione” (Il Mulino, 1977): il concetto sviluppato nel libro gravita attorno alla definizione dello stato nascente, la “condizione nascente”, il momento in cui la leadership, le idee, la comunicazione si fondono dando origine al movimento.  

Nel 1979 pubblica il libro “Innamoramento e amore” (Garzanti), sviluppando ed approfondendo il modello teorico già esposto negli anni precedenti, secondo il quale l’innamoramento è lo stato nascente di un movimento collettivo formato da due sole persone. Ma lo fa in modo sistematico, usando il più possibile il linguaggio stesso della letteratura amorosa e non un astratto gergo psicoanalitico o sociologico. Il libro di matrice scientifica, proposto con un nuovo linguaggio, ha avuto subito un grande successo presso il grande pubblico, in Italia e all’estero, diventato da bestseller un longseller nel suo genere. 

Nel 1984 scrive “L’amicizia” (Garzani) e, nel 1986 “L’erotismo” (Garzanti), dove mette a confronto soprattutto l’erotismo maschile e femminile. Negli anni successivi continua ad approfondire lo studio dei sentimenti amorosi. Nel libro “Il volo nuziale” (Garzanti, 1992) esamina gli innamoramenti divistici delle preadolescenti e delle adolescenti per i loro divi e, più in generale, la tendenza femminile a cercare oggetti erotici superiori. Fa, poi, esposizione sistematica dei tipi di legami affettivi, della formazione e della evoluzione della coppia in “Ti amo” (Garzanti, 1996). 

Per completare l’opera effettua uno studio sistematico del rapporto fra sessualità e amore, che realizza nel volume “Sesso e amore” (Rizzoli, 2005). La durata dell’amore e la sua natura ondulatoria sono al centro della sua ultima fatica sistematica sul tema dal titolo “L’arte di amare, il grande amore erotico che dura” (Sonzogno), pubblicato nel 2012. 

Dal 1982 al 2011 ogni lunedì il “Corriere della Sera” ha ospitato in prima pagina una sua rubrica intitolata “Pubblico e privato”. In anni più recenti aveva collaborato con “Il Giornale”.  

Alberoni è stato membro del consiglio di amministrazione della Rai nel periodo 2002-2005. Dal 2002 al 2012 ha ricoperto la carica di Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Quasi novantenne si è candidato alle elezioni europee del 2019 nelle liste di Fratelli d’Italia, raccoglie 5.231 preferenze nel Nord-Ovest, piazzandosi in ottava posizione e non risultando eletto. 

Nel 1958 si sposò con Vincenza Pugliese, dalla quale ha avuto tre figli: Margherita, Francesca e Paolo Giovanni Agostino (così chiamato in onore di Agostino Gemelli). Successivamente ha convissuto per oltre dieci anni con Laura Bonin (ex docente del corso di antropologia culturale all’Università di Trento), dalla quale ha avuto un quarto figlio: Giulio (così chiamato in onore dell’antenato Giulio Alberoni). Nel 1988 ha sposato Rosa Giannetta, docente universitaria, giornalista e scrittrice.