(Adnkronos) – All’entrata in vigore degli accordi tariffari “mancano ancora 8 ore: vedremo molto altro, vedrete sanzioni secondarie”. Così il presidente degli Usa Donald Trump in una conferenza stampa alla Casa Bianca, interrogato circa i dazi al 50% decisi per l’India.
Intanto il tycoon ha annunciato l’intenzione di applicare dazi del 100 % sui chip e i semiconduttori prodotti all’estero. L’occasione è stata una conferenza stampa assieme al ceo del colosso tecnologico Tim Cook in cui è stato annunciato che Apple investirà 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti in quello che “è il maggiore investimento che Apple abbia mai fatto in America e nel mondo”. “Compagnie come Apple tornano a casa – ha aggiunto Trump – Un anno fa eravamo un Paese morto, ora siamo il paese più ‘caldo’ al mondo” dal punto di vista economico.Il presidente
Trump, ha firmato un ordine esecutivo che impone un’ulteriore tariffa del 25% all’India in risposta al suo continuo acquisto di petrolio russo. “Le azioni e le politiche del governo della Federazione russa continuino a rappresentare una minaccia enorme e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti”, si legge sull’ordine: “Ritengo necessario e appropriato imporre un dazio ad valorem aggiuntivo sulle importazioni di prodotti provenienti dall’India, che importa direttamente o indirettamente petrolio dalla Federazione russa”.
“È estremamente inopportuno che gli Stati Uniti scelgano di imporre dazi aggiuntivi all’India per azioni che anche diversi altri Paesi stanno intraprendendo nel proprio interesse nazionale”, ha riferito in una nota il ministero degli Esteri indiano che ha condannato i dazi definendoli “ingiusti, ingiustificati, e irragionevoli” aggiungendo: “Le nostre importazioni si basano su fattori di mercato e sono effettuate con l’obiettivo generale di garantire la sicurezza energetica di 1,4 miliardi di persone in India”.
Intanto il Brasile ha presentato un reclamo all’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc o Wto) per contestare i dazi punitivi imposti dall’amministrazione Usa, hanno riferito all’Afp due fonti governative brasiliane.
Si tratta della prima azione intrapresa dal governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva da quando, oggi, sono entrati in vigore dazi del 50% su molti prodotti brasiliani esportati negli Stati Uniti.