(Adnkronos) – Aspettando il Mondiale costruttori di Formula 1, c’è già una Ferrari che esulta. È quella di Leonardo Colavita, giovane pilota che ad appena 19 anni
ha trionfato, insieme ai compagni di squadra Simone Riccitelli e Christoph Ulrich, nel Campionato Italiano GT Endurance con la sua Ferrari 488. “In griglia ero talmente concentrato che non ricordo nulla della partenza, né chi avevo intorno né chi mi è venuto a salutare e ad augurare buona fortuna. Alla fine ho rilasciato un anno di pressione e fatica, la gioia è stata liberatoria” lo racconta all’Adnkronos proprio Colavita, già diventato nel 2021 il più giovane pilota ad aver mai esordito in EuroNascar.
“Il Campionato GT Endurance si compone di quattro gare da tre ore l’una, in cui tre piloti si danno il cambio in altrettanti pit stop”, spiega Colavita, “questa era la mia seconda partecipazione e finalmente sono riuscito a riscattare il campionato dello scorso anno, dove abbiamo perso all’ultima gara”. Proprio la delusione del 2023 è servita per trarre insegnamento e migliorare: “Ricordo bene quella gara, è stata disastrosa, ci è finita la benzina proprio negli ultimi giri quando eravamo in testa. Quest’anno invece avevamo faticato un po’ in qualifica e poi ho avuto un piccolo incidente in partenza. La partenza è fondamentale, e bisogna fare attenzione a non farsi coinvolgere in incidenti che possano precludere la gara”, racconta Colavita, “fortunatamente sono riuscito a rimontare, ma poi al mio compagno è esplosa una gomma e siamo dovuti rimanere fermi per 14 giri. Alla fine però siamo riusciti a finire la gara e i nostri rivali non sono arrivati primi, quindi abbiamo conquistato i punti che ci servivano per vincere il titolo”.
Colavita ha una storia particolare. Nato a Roma, è cresciuto negli Stati Uniti e l’Italia l’ha riabbracciata soltanto per correre l’EuroNascar. Oggi vive a Boston e studia “management”: “Durante il periodo scolastico non ci sono gare, ma non smetto mai di allenarmi. Oltre agli esercizi fisici ci sono le ore da passare al simulatore per studiare i circuiti e le attività commerciati legate allo sviluppo della macchina”. E in futuro il sogno è chiaro: “Il mio grande obiettivo è vincere la 24 Ore di Le Mans”.