(Adnkronos) – “Credo sia arrivato il momento di tirare fuori la Beretta”. Questa la minaccia ricevuta da Alessandro Onorato, assessore al Turismo, Sport, Grandi Eventi e Moda di Roma Capitale, per la sua battaglia contro le keybox. La scorsa settimana, l’assessore insieme alla presidente del municipio capitolino Lorenza Bonaccorsi e a una squadra della Polizia di Roma Capitale hanno infatti intensificato le attività, rimuovendo le scatoline portachiavi all’interno del centro storico. 

L’obiettivo dell’amministrazione capitolina è quello di rimuovere tutte le keybox in un mese, sia sul suolo pubblico sia sugli edifici privati di beni tutelati, in quanto vietato dal regolamento della polizia locale. In tre giorni, oltre 100 lucchetti sono stati staccati. Un’azione contro l’illegalità che ha suscitato la rabbia dei proprietari dei B&B tanto da spingere un utente a minacciare Onorato: “Ma chi vi dà il diritto di toglierle vicino ai privati? L’ho sempre avuta al muro di casa mia per i miei figli quando tornano da scuola. Credo che è arrivato il momento di spolverare la Beretta”. 

Alcuni proprietari, invece, capendo di essere fuori legge, si sono autodenunciati con i vigili, pagando la sanzione di 400 euro per riprendere il contenuto del lucchetto. 

“La minaccia? Se ne occuperà la Polizia Postale” dichiara l’assessore Onorato. “Andiamo avanti contro ogni forma di illegalità. Il turismo romano deve essere un modello, nell’interesse degli operatori economici e dei turisti”. 

Solidarietà è stata espressa dal capogruppo della Lista Civica Gualtieri Sindaco Giorgio Trabucco. “Sono sicuro che non si farà intimidire e avrà tutto il supporto di questa amministrazione. Anzi, la lotta per la legalità e il decoro di Roma continuerà con più decisione e convinzione”. “Le keybox sono illegali e sono un’offesa per il decoro della nostra città. È anche una questione di sicurezza”, come spiegato dal Viminale. “Il fatto che numerosi proprietari si siano autodenunciati, pagando la sanzione, conferma quanto questa operazione sia corretta. Siamo al suo fianco in questa giusta azione di decoro”.