(Adnkronos) – L’annuncio della Commissione Europea di una proposta di revisione sui parametri del regolamento Ecodesign collegati all’efficienza degli apparecchi viene accolta molto positivamente dall’industria italiana dei gas liquefatti rappresentata da Assogasliquidi-Federchimica nell’ottica di un riaffermato principio di neutralità tecnologica. L’approfondimento tecnico che ha portato la Commissione a questa revisione, infatti, si è concretizzato nella messa in discussione di quei “limiti minimi di efficienza stagionale” che penalizzavano le caldaie. La nuova bozza del regolamento Ecodesign prevede standard diversi alla portata anche delle caldaie a gas.
“Ora – commenta Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica – ci aspettiamo che questo approfondimento tecnico possa portare a ragionare anche sul testo della Direttiva Epbd che, ad oggi, pone seri ostacoli agli interventi di sostituzione delle caldaie tradizionali con le moderne caldaie a condensazione che invece raggiungono i migliori standard di efficientamento energetico, obiettivo invece proprio del Regolamento Ecodesign. L’aver posto un vincolo dal 2025 agli Stati membri nel prevedere misure di incentivo all’acquisto delle moderne caldaie è contrario alla logica di favorire un rinnovo degli apparecchi, misura invece necessaria proprio nell’ottica di garantire la maggiore efficienza energetica degli apparecchi riducendone così l’impronta carbonica”.
“Siamo confidenti – prosegue Cimenti – e auspichiamo che l’approccio tecnico, e non più ideologico, che ha seguito la Commissione Europea nel rivedere il Regolamento Ecodesign venga applicato in tempi brevi anche alla Direttiva Epbd, tramite un sostanziale ripensamento delle disposizioni indicate, garantendo di nuovo l’accesso a misure di sostegno allo svecchiamento del parco caldaie ed eliminando il bando delle caldaie posto al 2040 soprattutto nell’ottica della massima valorizzazione dell’impiego crescente dei gas rinnovabili negli apparecchi già pronti e certificati per il loro utilizzo. Del resto – conclude Cimenti – per affrontare la transizione energetica e guardare al futuro energetico dell’Europa con ottimismo, è indispensabile continuare a garantire ai consumatori più scelte, a seconda delle necessità. Alimentazioni a pompa di calore e a gas non sono in conflitto tra loro ma sono due altrettanto valide opzioni per il settore residenziale”.
