(Adnkronos) – Alla Nuvola dell’Eur a Roma oggi, giovedì 10 luglio, la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. “Il piano russo è lo stesso dall’inizio della guerra, tentare di piegare gli ucraini con il freddo e la paura. Questo piano è fallito perché la comunità internazionale si è schierata contro questo scempio” ha detto la presidente del Consiglio Meloni nel corso del suo intervento nella sessione plenaria di apertura, invitando a “guardare oltre l’insopportabile ingiustizia” e “immaginare il dopo” sottolinea.
“L’Italia può essere protagonista nella ricostruzione dell’Ucraina non solo per la costanza, la chiarezza, con la quale fin dall’inizio si è schierata dalla parte giusta della storia, senza mai tentennare, ma anche perché il suo solido e straordinario tessuto produttivo ha tutte le carte in regola per generare un moltiplicatore di investimenti, un moltiplicatore di opportunità”. “La sfida che abbiamo di fronte – sottolinea – richiede il massimo sforzo da parte delle nazioni, dei governi, delle istituzioni multilaterali e finanziarie, ma è una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sulla loro capacità di attrarre investimenti”.
“Dobbiamo essere orgogliosi del risultato che oggi raggiungiamo tutti insieme, nazioni, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, autorità locali, settore imprenditoriale, società civile. Insieme abbiamo assunto impegni con la conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro” annuncia. “Ma per ricostruire una nazione martoriata dalla guerra non bastano soldi, ingegneri e architetti – avverte -. C’è bisogno di qualcosa di più e quel qualcosa di più è il sentimento che il popolo ucraino ha dimostrato di conoscere, che è l’amore di patria, l’amore per la libertà, la volontà di garantire ai propri figli un futuro di prosperità, di benessere, senza l’amore di patria tutto quello che noi facciamo perde di senso”.
“Il popolo ucraino ha guardato negli occhi il nemico e ha deciso di combatterlo, non perché gli piace combattere, perché ama la guerra, ma perché ama ciò per cui sta combattendo, riesce a vedere oltre questo conflitto. Ed è questo che ha permesso all’Ucraina di continuare a vivere, produrre, innovare e cercare una luce nell’oscurità più profonda”. “Il nostro compito è aiutare l’Ucraina e lo faremo” dobbiamo “riscrivere questo nuovo capitolo della sua storia per amore della giustizia e per il futuro”.
“Questa conferenza ci offre l’opportunità di sottoscrivere numerose intese, uno degli ambiti principali sui quali noi abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione riguarda la creazione di nuovi strumenti, di nuovi meccanismi, che possano accompagnare il lavoro delle aziende, fare da moltiplicatore, sono per questo felice di annunciare il contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo Equity a livello europeo”. “Il messaggio che vogliamo lanciare oggi agli imprenditori è semplice, non abbiate paura di investire, di costruire, di ricostruire in Ucraina”, aggiunge il presidente del Consiglio.
“”Noi siamo quel popolo che sulle macerie della Seconda guerra mondiale ha costruito il miracolo economico degli anni ’60. Anche la nostra, allora, era una nazione distrutta che affrontava difficoltà enormi. Eppure ce l’ha fatta, si è rialzata con determinazione, con orgoglio, è diventata la potenza economica e industriale che oggi tutti conoscono”. “Mi piace pensare che questa conferenza possa essere il punto di partenza per il miracolo economico dell’Ucraina, che costruiremo insieme”, ha concluso.
“Putin rifiuta ogni proposta di pace, escalation di violenza” ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, facendo notare come la “Russia si sia preparata alla conferenza con il massiccio attacco di questa notte a Kiev”. “E’ impossibile non vedere quello che succede, centinaia di droni che conducono attacchi ogni singola notte, è terrorismo puro” denuncia.
Zelensky ha chiesto, inoltre, “più fondi per produrre droni contro i missili russi”. “Dobbiamo intercettare quelli” che a centinaia ogni notte la Russia lancia contro l’Ucraina, “ci servono nuovi missili e nuovi sistemi di difesa”, ma anche “fondi e investimenti per produrre droni” e “incoraggio i partner ad aumentarli”. “Facciamo il possibile per arrivare alla pace” assicura, sottolineando poi che “Putin ha due alleati: l’inverno e il terrore, noi dobbiamo contrattaccare entrambi e ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando”. “Ogni singolo giorno dobbiamo rimanere concentrati, ci dobbiamo focalizzare e lavorare per la difesa, per generare un cessate il fuoco quanto prima”, ribadisce il presidente ucraino, chiedendo “un piano Marshall” perché “tutto ciò che la Russia distrugge può essere ricostruito”.
A margine della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, in corso a Roma, è previsto un incontro bilaterale tra Meloni e Zelensky.
“La cosa più importante della ripresa e della ricostruzione sono le persone, perché gli edifici, le strade, un Paese senza le persone non rappresentano un Paese, è solo un memoriale” ha detto Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino, sottolineando quale dovrebbe essere “la priorità” della ricostruzione nel suo intervento alla conferenza per la ripresa dell’Ucraina in corso a Roma, sottolineando come “la distruzione non sia solo un concetto fisico, ma anche sociale, è una minaccia che va oltre il campo di battaglia e colpisce tutti e ha già colpito tutti”. “La nostra priorità – ha ribadito la first lady – è salvare la vita di tutti da un punto di vista fisico e sociale, riportare le persone alla loro vita, questa è la priorità”.
“Le persone non dovrebbero vivere nella paura costante, senza sonno e senza pace. La loro protezione è una misura dell’umanità in un mondo che ancora permette a questo terrore di esistere” aggiunge, dopo quella che ha definito “una notte terrificante e molto rumorosa per Kiev” con le “centinaia di droni, missili balistici e da crociera”, lanciati dalla Russia “contro la capitale” ucraina e le “esplosioni che si sono udite una dopo l’altra senza sosta”. “Purtroppo, come al solito, il nemico ha attaccato edifici residenziali civili. La città era in fiamme e la nube di fumo degli incendi è andata avanti fino al mattino”, ha aggiunto con il bilancio che parla di almeno due morti e 16 feriti.
“Per milioni di ucraini, soldati, insegnanti, medici, agricoltori, per ucraini di ogni estrazione sociale, il futuro ha due bandiere. La bandiera dell’Ucraina e quella dell’Europa” lo ribadisce nel suo intervento la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. “Questa Conferenza per la Ripresa ha come obiettivo quello di portare l’Ucraina nel futuro. E il futuro dell’Ucraina è l’Europa”. Il processo di adesione all’Ue dell’Ucraina “si basa sul merito. E l’Ucraina merita di andare avanti”. “Sotto un fuoco incessante – aggiunge – l’Ucraina sta attuando una riforma dopo l’altra. L’Ucraina è pronta a procedere con il passo successivo nel percorso di adesione. L’Ucraina sta mantenendo la promesse fatte per le sue riforme: ora dobbiamo mantenerle anche noi”, aggiunge. Oggi “ci riuniamo in questa città eterna per dimostrare il nostro impegno duraturo nei confronti dell’Ucraina. La nostra determinazione è incrollabile, il nostro sostegno incrollabile. Perché saremo sempre al fianco dell’Ucraina, per tutto il tempo necessario”.
Gli Stati membri dell’Ue “possono ottenere i prestiti Safe e approvvigionarsi direttamente dall’industria della difesa ucraina. Per i nostri Stati membri, si tratta di un’offerta di altissima qualità, veloce ed economica. Per l’Ucraina, si tratta di entrate cruciali, ma anche di un’opportunità per rafforzare la propria base industriale della difesa”. “La corsa agli armamenti della Russia – afferma – continua. Questa è una guerra di risorse e di sistemi di difesa concorrenti, tanto quanto una guerra di valori. Quindi, dobbiamo continuare a investire nella difesa e nel primato tecnologico dell’Ucraina. Il nostro piano Defence Readiness 2030 sarà fondamentale. Metterà a disposizione le risorse e lo spazio di bilancio necessari per garantire un aumento della capacità militare. E stimolerà gli investimenti nelle capacità di difesa dell’Ucraina”.
“Continuerò a incoraggiare gli Stati membri ad aumentare gli investimenti nel settore della difesa ucraino, anche attraverso il programma Safe, che offre uno strumento concreto per questo sforzo” dice il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, durante la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. “La ricostruzione dell’Ucraina “deve essere radicata nella giustizia: la Russia deve essere ritenuta responsabile della devastazione che ha causato. L’aggressore deve assumersi la responsabilità di ricostruire ciò che ha cercato di distruggere”.
“Il futuro dell’Ucraina è nell’Ue” e il blocco”è al fianco dell’Ucraina, per la pace, la difesa, la ricostruzione e lungo tutto il percorso verso l’adesione. Insieme, possiamo garantire che l’Ucraina non solo si riprenda, ma prosperi. E così facendo, costruiremo un’Europa più forte, sicura e unita”, prosegue Costa, secondo cui l’allargamento è “l’investimento geopolitico più strategico dell’Ue, in pace, sicurezza e prosperità”. “La valutazione della Commissione è chiara: l’Ucraina ha soddisfatto tutti i passaggi necessari per aprire il primo cluster dei negoziati di adesione. Ora i negoziati devono andare avanti. Il processo di adesione dell’Ucraina proseguirà, con i prossimi passi guidati dal merito, dallo slancio e dall’impegno reciproco”.
“Insieme noi vogliamo dare un chiaro messaggio di amicizia e di sostegno. L’Italia è pronta a fare la sua parte” ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani alla conferenza sulla ripresa dell’Ucraina. “Insieme possiamo fare molto, investiremo molti miliardi e faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per garantire la libertà del popolo ucraino”, ha aggiunto Tajani. “E’ importante essere protagonisti della fase della ricostruzione” dell’Ucraina appena “sarà conclusa questa incredibile guerra che è iniziata in violazione di tutte le regole del diritto internazionale”. “Vogliamo però che la ricostruzione avvenga a guerra in corso perché il popolo ucraino non può essere privato di infrastrutture fondamentali per procedere nella vita quotidiana”. “Difendere l’Ucraina non è una questione che riguarda solo gli ucraini, riguarda tutti quanti noi, è una questione che riguarda la democrazia” aggiunge il ministro degli Esteri e vicepremier. L’Ucraina “ogni giorno subisce un attacco ingiusto e vergognoso. Anche stanotte ci sono stati attacchi non contro le forze armate” ma contro i civili e la città di Kiev. “Noi crediamo nell’Ucraina. Questo incontro non è solo a carattere economico, vogliamo mandare un messaggio molto chiaro: l’Ucraina non è sola, vogliamo dare supporto per la vostra libertà e indipendenza ed essere protagonisti della ricostruzione del vostro Paese”. “Noi crediamo nell’Ucraina. Questo incontro non è solo a carattere economico, vogliamo mandare un messaggio molto chiaro: l’Ucraina non è sola, vogliamo dare supporto per la vostra libertà e indipendenza ed essere protagonisti della ricostruzione del vostro Paese”.