(Adnkronos) – Sono stati premiati ieri i vincitori della prima edizione del Bando Conai per Tesi di laurea sull’economia circolare. Una premiazione avvenuta in chiusura del Forum della buona comunicazione. Come raccontare la transizione ecologica’ che si è svolto nell’ambito di Ecomondo, il salone riminese dedicato alla sostenibilità, e che è stata introdotta da Chiara Morbidini, Comunicazione e Formazione Conai, ed Erika Mancuso, Divisione uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli dell’Enea. 

“Crediamo nella possibilità e nello sviluppo delle competenze, che sono proprio quelle delle giovani generazioni che possono portare avanti la transizione ecologica. Per cui questo premio è dedicato a loro”, ha sottolineato Morbidini aggiungendo: “Abbiamo ricevuto 79 lavori da tutta Italia, di qualità elevata, la selezione non è stata facile”. 

Al bando hanno partecipato università da tutta Italia, ha spiegato Mancuso: “34 dal Nord, 25 dal Centro, 15 da Sud e Isole, 5 da Università on line e estere”. Gli elaborati si sono distinti tutti per un approccio originale e nuovo ai temi dell’economia circolare, analizzandola da vari punti di vista e nelle diverse fasi del processo di produzione, dalla gestione del fine vita alla progettazione. Quattro i criteri di valutazione, ha illustrato Mancuso:  

• Struttura 

• metodologia impiegata e livello di approfondimento 

• originalità  

• rilevanza nella problematica ambientale 

• opportunità di ricerca 

Due i vincitori. Maria Chiara De Lorenzi, dell’Università del Salento, ha presentato la tesi ‘Smart label nell’avvento dell’industria 5.0, analisi e design nell’industria agroalimentare’, dedicata alle ‘etichette intelligenti’ che vengono applicate sul packaging e che parlano anche di sostenibilità.  

Stefano Ferraresi, del Politecnico di Milano, ha vinto con la tesi ‘Nuove tendenze nei materiali e transizione circolare. Progettazione di un applicativo per un approccio consapevole all’utilizzo sostenibile dei materiali’: un lavoro di categorizzazione di tutti i materiali possibili esistenti adottabili da designer e progettisti. 

“Questi lavori portano valore aggiunto, un accrescimento della conoscenza e della cultura nell’economia circolare, e in un certo senso accrescimento anche della comunicazione responsabile perché si dà una risposta a un problema ampio e complesso in termini divulgativi che possono essere sfruttati e fruiti”, ha concluso Morbidini.