(Adnkronos) –
Massiccio raid della Russia nella notte del 10 ottobre contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina: un bambino è stato ucciso nella città meridionale di Zaporizhia, mentre ampie zone di Kiev sono rimaste senza elettricità. 

E’ stato ”un attacco cinico e calcolato” quello condotto dai militari russi con ”oltre 450 droni e oltre trenta missili lanciati contro il settore energetico”, perché ”sono le infrastrutture civili ed energetiche il principale obiettivo degli attacchi russi in vista dell’inverno”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su ‘X’ affermando che ”più di 20 persone in tutto il Paese sono state segnalate ferite, e tutte stanno ricevendo l’assistenza necessaria. Purtroppo, un bambino è rimasto ucciso a Zaporizhia a seguito dell’attacco”. 

 

I residenti di Kiev e di altre nove regioni del paese hanno subìto interruzioni di corrente, ha reso noto il ministero dell’Energia. “Gli operatori del settore energetico stanno lavorando per ripristinare il prima possibile una fornitura elettrica stabile”, ha fatto sapere il ministero attraverso i social, precisando che ad essere colpite sono state principalmente le regioni centrali e orientali del Paese. 

Il presidente ucraino ha aggiunto che ”a Kiev si sta lavorando per ripristinare l’approvvigionamento elettrico e idrico. Sono state segnalate interruzioni di corrente nelle regioni di Kiev, Donetsk, Cernihiv, Cerkasy, Kharkiv, Sumy, Poltava, Odessa e Dnipro. Anche le regioni di Zaporizhia, Kirovohrad e Kherson si stanno riprendendo dopo l’attacco”. 

Otto persone sono state ricoverate in ospedale nella capitale, ha riferito il sindaco di Kiev Vitali Klitschko. “La riva sinistra è senza elettricità. Ci sono anche problemi con la rete idrica”, ha aggiunto. 

 

La Commissione Europea presenterà una proposta legislativa in merito al prestito all’Ucraina effettuato usando i beni congelati alla Russia in tempi “ragionevolmente brevi”. Lo dice il commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis, a margine dell’Ecofin a Lussemburgo. “Siamo attualmente impegnati in discussioni tecniche. Mi aspetto – afferma – che saremo in grado di mettere sul tavolo una proposta in tempi ragionevolmente brevi, perché serve per essere certi che l’Ucraina abbia finanziamenti, al più tardi entro l’inizio del secondo semestre dell’anno venturo”, conclude.  

L’obiettivo “politico” che l’Ue si è data è quello di usare i beni russi congelati per un prestito all’Ucraina, ma prima ci sono alcune “questioni” che vanno “chiarite”, afferma dal canto suo il ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil. “Vogliamo cercare modi legalmente sicuri” di utilizzare i beni congelati alla Russia, spiega il leader dell’Spd. “Ora l’obiettivo politico è chiaro: vogliamo usare i beni russi, ma ci sono ancora tutta una serie di questioni che devono essere chiarite internamente”. L’Ue ha “il chiaro obiettivo che, alla fine, ci sarà una soluzione”, in modo da aumentare “la pressione su Vladimir Putin. Questo è l’obiettivo ora, ma ci sono alcune cose che dobbiamo ancora chiarire bene”, conclude.