(Adnkronos) – Giorgia Meloni ha sciolto le riserve: il viaggio nell’Indo-Pacifico è rinviato. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, dopo giorni di valutazioni la presidente del Consiglio ha scelto di cancellare la lunga trasferta in Asia, originariamente prevista tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre, per seguire da vicino l’evoluzione della crisi internazionale in Ucraina, dove si registrano forti difficoltà nell’organizzare un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. 

Già martedì scorso, al rientro da Washington, fonti di Palazzo Chigi avevano lasciato intendere la possibilità di uno slittamento della missione, spiegando che “alla luce degli sviluppi legati al processo di pace sull’Ucraina e dei colloqui in corso” Meloni stava valutando di rinviare il viaggio a data da destinarsi. Le stesse fonti precisavano che una decisione definitiva sarebbe arrivata nei giorni successivi, “alla luce dell’evoluzione delle trattative internazionali”. Ora la premier avrebbe comunicato ai suoi collaboratori e alle delegazioni estere la scelta di non partire.  

Il programma del tour prevedeva una prima tappa a Dacca, in Bangladesh, domenica 31 agosto, seguita da due giorni a Singapore. Il 3 e 4 settembre la premier si sarebbe dovuta spostare ad Hanoi, in Vietnam, per poi raggiungere Seul, in Corea del Sud, il 5 e 6 settembre. Infine, il 7 settembre era in calendario una tappa a Osaka, sede dell’Expo 2025, e l’8 settembre la conclusione del viaggio a Tokyo. 

Nel frattempo Meloni sta trascorrendo le vacanze in Puglia insieme alla famiglia. Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni su un possibile incontro nella regione con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, per fare il punto in vista delle prossime elezioni regionali. Lo staff del leader leghista ha però smentito l’ipotesi di una sua presenza in Puglia, mentre Tajani, in un’intervista al Corriere, ha escluso la convocazione di un vertice straordinario. I tre leader torneranno comunque a riunirsi il 28 agosto a Roma, in occasione del Consiglio dei ministri, il cui ordine del giorno non è stato ancora definito.