(Adnkronos) –
Anteprima nazionale a Milano per le ‘Soglie’ di Roberto Floreani. L’artista, ad oggi riconosciuto come uno degli astrattisti di riferimento della sua generazione, esporrà presso il Centro Artistico Alik Cavaliere (inaugurazione venerdì 27 settembre, ore 18.30, via Edmondo de Amicis, 17) tre opere relative alla sua nuova ricerca, che possono essere considerate come una sorta di sintesi della sua esplorazione e del suo percorso in ambito astratto ormai quarantennale. Alla tappa di Milano farà seguito quella di Roma, alla fine di ottobre, presso la Galleria Russo.
Le ‘Soglie’ risultano essere una combinazione tra l’abituale raffinatezza materica dell’artista e il suo ricco retroterra teorico, in continuità con l’Omaggio al Quadrato di Josef Albers. Il concetto teorico di Soglia si presta a svariate interpretazioni suggerite da Floreani, che spaziano dalla Filosofia alla Teologia, analizzando il sentimento del tempo e comunque situandosi nell’ambito relativo alla Spiritualità, sempre presente storicamente nell’Astrazione, fin dalle origini.
“L’opera d’arte – dice Floreani all’Adnkronos – può essere un veicolo per un messaggio di natura spirituale. L’artista si alimenta anche attraverso una diversa percezione del mondo, attingendo a risorse insolite, spesso ai limiti della comprensione – se non oltre – proteso nella ricerca di una nuova via alla conoscenza che attraversi la sua sensibilità. Un viaggio da e verso in una ciclicità continua, come entrando nella dimensione del sonno e uscendovi”.
“Affidando la propria opera al mondo – afferma – l’artista alimenta il proprio straniamento, la destabilizzazione, adoperandosi immediatamente per ripristinare un nuovo equilibrio finalizzato alla nuova spinta vitale proiettata verso la creazione di un’altra opera”.
Con questa nuova, convincente evoluzione della sua ricerca, Floreani procede da protagonista in continuità con quella “Linea italiana all’Astrazione che parte dalle Compenetrazioni iridescenti di Giacomo Balla (1912) e arriva fino ai giorni nostri – rileva l’artista – attraversando le esaltanti stagioni del Gruppo di Como e delle sperimentazioni futuriste, della Galleria del Milione, della grande stagione romana guidata da Piero Dorazio, seguendo l’intuizione di Jean Baudrillard secondo cui ‘l’Astrazione è diventata la grande avventura dell’arte moderna perché fa ancora parte di una storia eroica della pittura’”.
Al Centro Artistico Alik Cavaliere Floreani si confronterà anche su temi e contenuti del suo saggio Astrazione come Resistenza (De Piante editore) che tanta attenzione ha destato nel pubblico e nella critica, fin dalla sua uscita nel 2021. Si tratta infatti della prima ricognizione teorica di un artista dedicata all’Astrazione dopo il testo Kn di Carlo Belli, pubblicato nel 1935.
Roberto Floreani: “L’ascolto interiore attraverso l’arte per resistere alla deriva della società”
‘Astrazione come Resistenza’, mostra di Roberto Floreani