(Adnkronos) – “Queste giornate fieristiche sono fondamentali per tutti noi che ci occupiamo di verde, di agricoltura, di spazi aperti, di paesaggio, di tutela dei suoli. Penso che questi momenti di confronto con gli operatori, con chi tecnicamente e fisicamente lavora in questo ambito e anche con chi invece fa parte delle amministrazioni, delle istituzioni e quindi è nella posizione di poter dare l’impronta o comunque di modificare un’impronta o di migliorarla nell’ottica di un maggiore sviluppo e di valorizzare l’azione del nostro paesaggio”.  

Lo ha detto Elena Eva Maria Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde, alla giornata d’apertura dell’ottava edizione di ‘MyPlant & Garden, il salone internazionale del verde. 

L’assessora è intervenuta durante il panel ‘Investire nel verde e nella inclusività della sua filiera’: “Mi piace parlare di paesaggio perché parlare di verde a volte è un po’ riduttivo – chiarisce Grandi – Dobbiamo immaginare che i nostri centri urbani, le nostre città, le fasce di confine, i comuni limitrofi, i grandi parchi della nostra regione, facciano parte di un grande insieme che dobbiamo in qualche modo continuamente tutelare, valorizzare e far crescere. Quindi incontri di questo tipo sono fondamentali”.  

Nei quattro padiglioni, con una superficie espositiva di 50.000 mq, i visitatori possono trovare le soluzioni verdi a 360°, dalle produzioni ai sistemi di coltivazione, dai giardini – anche terapeutici e inclusivi – alle green cities, dai campi e gli impianti sportivi al paesaggio, agli spazi pubblici, alle infrastrutture verdi, dalla robotica alle decorazioni per la casa, dai digital twin degli alberi alle nuove varietà botaniche, ai trend del giardinaggio (un hobby che appassiona 6 italiani su 10). 

“Abbiamo detto già molto di quanto sia importante e fondamentale, tanto più in un momento, aumentare gli spazi verdi, aumentare le aree alberate, le aree pavimentate per mitigare gli effetti delle isole di calore. Dall’altra parte dovremmo continuare a tutelare quei territori limitrofi alle città, ma non solo, sia per quanto riguarda il nostro tema dell’agricoltura, pensando anche a una tutela maggiore e non c’è nessuna ideologia – sottolinea Grandi – Quando parliamo di agricoltura parliamo anche di piccoli agricoltori, perché sono quelli che forse oggi ci raccontano una campagna virtuosa: la possibilità di attuare il chilometro zero nelle nostre città. Non pensiamo solo alle grandi aziende, perché se lavoriamo, facilitando quelle rischiamo di penalizzare le altre”. 

“Al di là del tema dell’agricoltura, penso a tutti i nostri parchi della cintura che sono ben più importanti, sono i polmoni della nostra città, sono quelle che in qualche maniera ci chiudono in quella che potrebbe essere un’isola più felice di quanto non sia. In questi parchi, ovviamente, la commistione tra cascine, aree agricole, parchi fruibili, parchi naturali, tutto questo si incrocia in una rete fittissima che noi dobbiamo pensare come parte di un tutto”.  

“Questa parte di un tutto porta all’amministrazione a lavorare su un nuovo piantumazioni, alla creazione di nuove aree boscate, alla valorizzazione del sistema delle acque, dei canali delle rogge. Tutto questo – continua – deve far parte di un piano e mi piace dire, pensare e lavorare che quando parliamo di piano Divisione, ma anche strutturale del paesaggio della città metropolitana, ragioniamo in questi termini, pensando a delle città che abbiano intorno a loro una città metropolitana che comprende moltissimi comuni e tuteliamo tutto questo”.  

“I nostri vivai sono un’eccellenza per il Paese. Abbiamo dei vivai, delle aree impresa, delle aziende che lavorano assicurandoci una qualità di prodotto altissima. Credo che ancora oggi investiamo troppo poco in questo – spiega l’assessora – dovremmo essere un po ‘più coraggiosi e decidere forse di investire meno in alcune infrastrutture e di più in tutto quello che attiene alla valorizzazione del verde urbano”. 

“Dovremmo riuscire a mantenere sempre più attiva la rete tra operatori privati, gli agricoltori da una parte e i vivaisti dall’altra, i paesaggisti, gli agronomi, chiunque è dentro a questo grande contenitore – precisa Grandi – Il privato deve interagire quotidianamente col pubblico e questo non solo in campo verde. Lo stiamo facendo sui progetti di rigenerazione urbana, con il Pnrr e con le aziende private che ci stanno sostenendo in questo anno a rimettere gli alberi che abbiamo perso in una tempesta”. 

L’assessora conclude soffermandosi sulla qualità dell’aria in Lombardia: “È vero che l’area della nostra regione rispetto agli anni 60, 70, 80 è migliorata, ma in queste settimane stiamo assistendo a livelli di inquinamento da polveri sottili che sono decuplicati rispetto alle indicazioni dell’Oms. Abbiamo scritto una lettera, l’assessore Censi ed io, che invita a una collaborazione attiva con Regione, Città Metropolitana e Comune di Milano in cui, nell’ottica di immaginare città e luoghi più vivibili, più sani, dobbiamo cominciare a ragionare insieme, anche modificando alcune azioni. Azioni che riguardano la valorizzazione del verde, la pavimentazione dei suoli, la valorizzazione dei parchi, la connessione del sistema acque, verde, paesaggio, suolo e territorio, ma anche tutta una serie di altre azioni sulle quali dobbiamo mettere la testa e forse chiederci se possiamo, ma dobbiamo fare un po di più”.