(Adnkronos) – “L’intervento nella direzione di arginare i fenomeni che portano allo spopolamento delle aree interne è un intervento utile allo sviluppo, ma è un intervento essenziale anche per sviluppare un approccio più coordinato, più complessivo rispetto ai fenomeni della sostenibilità ambientale”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in occasione della presentazione del Rapporto sui Territori, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).
 

“Io governo una regione che ogni anno registra, purtroppo, dati macroeconomici sempre peggiori in ragione del fatto che ogni anno registra dei flussi demografici sempre negativi: tantissimi giovani abbandonano la Calabria”, osserva. 

“Ora è necessario sviluppare delle politiche per la mitigazione del rischio, delle politiche per la sostenibilità ambientale derivante anche dall’urgenza di affrontare i temi del cambiamento climatico – spiega – ma la mia opinione è che se anche queste politiche che i Comuni, le Regioni devono mettere in pratica fossero le più efficaci, le migliori possibili, in molte realtà del mio territorio, e del Mezzogiorno, probabilmente in molte realtà del Paese, nei Comuni più interni, sarebbero insufficienti perché laddove non c’è più l’uomo, non c’è nessuno che si occupa della sostenibilità ambientale facendo la manutenzione del territorio, occupandosi di tenere in ordine il territorio”. 

Quindi “l’intervento nella direzione di arginare i fenomeni che portano allo spopolamento delle aree interne, allo spopolamento anche di regioni che purtroppo non offrono opportunità per i giovani che vorrebbero rimanere a lavorare, è un intervento utile allo sviluppo, ma è un intervento essenziale anche per sviluppare un approccio più coordinato, più complessivo rispetto ai fenomeni della sostenibilità ambientale che se non hanno l’uomo per protagonista non sortiscono gli effetti sperati”.  

“Io, nei limiti di quello che mi è possibile fare intervenendo sulle risorse della programmazione comunitaria, sto cercando di convogliare la maggior parte di queste risorse nella direzione di sviluppare politiche di sostenibilità ambientale, ma anche di sviluppare politiche che consentano di ripopolare parti del territorio della mia regione che stanno subendo negli ultimi decenni e costantemente fenomeni di spopolamento. Ho deciso di impiegare 35 milioni di euro di risorse comunitarie per un’iniziativa che sto rivolgendo alle grandi imprese nazionali e multinazionali che volessero assumere giovani calabresi per formarli on the job e per farli lavorare in smart working o co-working”, ricorda.