(Adnkronos) – A Natale, si sa, sono tutti più buoni, nessuno escluso, nemmeno i bambini della famiglia reale britannica. E allora, quale migliore occasione, per mamma Kate, del periodo che precede la feste, ma durante il quale è tutta una corsa agli acquisti dei regali, per insegnare ai piccoli rampolli di casa Windsor a fare beneficenza? La principessa del Galles non ha perso l’occasione e ha mantenuto la promessa di tornare assieme ai figli, in qualità di aiutanti, alla Baby Bank di Maidenhead, dove i principini Louis, di cinque anni, George, di 10, e Charlotte, di otto, hanno aiutato la mamma a confezionare doni per i bambini del regno meno fortunati di loro.  

E’ stato proprio il più piccolo dei tre, Louis, a mostrarsi particolarmente entusiasta, tenendo fra le manine un grande gorilla di plastica, dopo che lui, i fratelli e Catherine Elizabeth Middleton sono stati filmati mentre arrivavano nella sede della Maidenhead con grandi scatole di cartone con dentro i loro doni. La principessa di Galles ha spiegato ai figli che “ci sono tante persone che rinunciano al loro tempo e ci sono tanti volontari che vengono ad aiutare, e voi siete i volontari di questa sera”. Un ruolo accettato di buon grado dai tre pargoli, dopo che uno dei volontari ha chiesto loro di scegliere alcuni regali per bambini della loro stessa età, “pensando a con cosa vi piacerebbe giocare”. 

Tutti e tre si sono messi a osservare vestiti e giocattoli, scegliendo quelli da mettere nei loro sacchetti regalo. E mentre Louis era particolarmente affascinato dal gorilla, la principessa Charlotte era attratta dai vestitini per bambino e felicissima di aver trovato una minuscola tutina da neonato ricoperta di piccoli draghi rossi. Anche il primogenito George si è concentrato sui capi d’abbiglamento e si è messo a piegarne alcuni prima di impacchettarli, mentre il più piccolo dei tre glieli gettava sul tavolo. L’erede al trono dopo papà William è rimasto particolarmente colpito da un vestito dai motivi vivaci e si è messo a esaminarlo attentamente. Uno dei volontari ha affermato che “George vuole tornare”. E Kate, stringendo con orgoglio un braccio attorno alle spalle del figlio maggiore, gli ha chiesto se si accorgesse di “quanto sia gratificante questo tipo di lavoro, sapendo che stai aiutando gli altri”.  

Il futuro re ha detto “yes”: una risposta che è un buon auspicio per il Regno Unito, dove, come si leggeva sullo schermo alle spalle della famiglia reale intenta a impacchettare, “un terzo dei bambini sotto i cinque anni vivono in povertà e le banche per bambini forniscono un’ancora di salvezza vitale per le famiglie in ogni tipo di circostanza difficile”. La stessa principessa di Galles, il mese scorso ha visitato la baby bank di Sebby’s Corner a Barnet, a nord di Londra, donando 50 copie di uno dei suoi libri per bambini preferiti, ‘Il gufo che aveva paura del buio’ di Jill Tomlinson. E ha messo in guardia dai tempi “disperati” che le famiglie devono affrontare nel periodo che precede il Natale e ha espresso preoccupazione per il fatto che le 250 banche per bambini del Paese siano una risorsa “nascosta” e dovrebbero essere “più visibili”.